martedì 24 novembre 2009

Processo Breve : Il DDL "Salva Berlusconi".

Buongiorno a tutti,
oggi credo sia giusto parlare di un argomento attualissmo che, un pò in tutti gli ambienti, desta motivi di scontro e di discussione animata: il DdL sul processo breve.

Stamattina mi sono svegliato presto, avevo in mente di andare dal mio barbiere per tagliare i capelli. Così mi sono vestito, ho percorso la breve strada che separa la mia abitazione dall'esercizio e, come mia abitudine, arrivato all'ingresso, ho scrutato all'interno per capire quante persone c'erano e avere un'idea del tempo che avrei dovuto attendere prima del mio turno. C'era solo una persona.
Si trattava di un vecchietto sui 65 anni, capelli bianchi e una pancetta ormai affermata. Quello che però mi colpì di lui furono i suoi occhi vispi che, durante il suo argomentare, dardeggiavano una volta qui e una volta la in cerca del barbiere che, per nulla scomposto, assecondava i movimenti del capo del suo cliente per proseguire nel lavoro.
Di per se la scena era divertente, ma le motivazioni dell'accesa discussione erano tutto fuorchè ironiche.
Una radio infatti, com'e' tradizione in questi esercizi, diffondeva le ultime notizie allo scoccare della decima ora: "Alfano sul processo breve: andrebbe a morire solo l'1% dei processi !".

Udite queste parole, il signore che ho descritto poco sopra, ebbe un sobbalzo e, nell'alzare il braccio destro contemporaneamente al tono di voce, quasi si trattasse della leva del volume, sbottava con un: "Questo malscalzone !! Non vede che l'Italia cola a picco ? Manda il suo cagnolino Alfano a raccontarci che l'impatto sui processi sarebbe minimo e, frattanto, si salva dai processi in corso demolendo gli organi di giustizia !".
La discussione continuò, ma si assestò su livelli di qualunquismo sfrenato e di pessimismo cosmico galoppante:

- "Ma tanto lui è al potere e fa quello che vuole ... ",
- "Cosa vuoi farci ? In Italia è questa la tendenza e non cambierà mai !",
- "Noi siamo vecchi, bisogna lasciare ai giovani queste battaglie !!".

Non sono intervenuto nel discorso, ma mi ha fatto piacere vedere che, comunque, una parte più o meno ampia degli italiani comincia a rivelarsi insofferente nei confronti di questi decreti schifezza. Tutto questo si tradurrà in una inversione di marcia alle prossime elezioni ? Staremo a vedere.

Analizziamo però la frase del "fido" Alfano:

"Solo l'1% dei processi verrà toccato dal Decreto Legge."

E ancora su "La Stampa":

"Alfano risponde invitando l’Anm a «precisare bene i termini della questione», e parla di un «clamoroso abbaglio», visto che «i procedimenti pendenti in Italia sono circa 3 milioni e 300 mila e il 50% fà oltre un milione e 600 mila."

Io non ho elementi sufficienti per dire se è vero che, come dichiara l'Anm, i processi che verrebbero a morire sono effettivamente il 50%. Però credo sinceramente che non si tratti nemmeno dell'1%.
Ma vorrei far riflettere sul fatto che la guerra mediatica dei numeri, unita alla mancanza di prove che attestino la veridicità di tali cifre, è pura follia. Alfano porta al nostro orecchio due dati importanti: 1% e 3.300.000 processi. Ci fa capire subito come stia tentando di prendere in giro gli Italiani con cifre assolutamente prive di senso.

Se davvero solo l'1% dei processi sfora il limite che si vuole dare ai procedimenti penali, si afferma, per contro, che il 99% dei processi finisce nei termini prestabiliti dal nuovo DdL. Le domande che sorgono spontanee dunque sono le seguenti:

Ma se l'anomalia dei processi Italiani, dello sforare i due anni per grado di giudizio, riguarda solo l'1% dei processi allora che necessità ci sono di applicare un decreto legge ?

Direi che, se solo 1 processo su 100 si dilunga oltre i due anni, siamo di fronte ad una gestione eccellente dei procedimenti da parte della magistratura.

Si vuole riformare la giustizia con un DdL che interessa solo l'1% dei procedimenti penali ?

Accidenti che riforma !!! Avrà un vero impatto sulla macchina della giustizia, come sparare con un fucile a piume d'oca contro un treno che va a 180Km/h.

Se i processi penali in italia sono 3.300.000, anche ammettendo che si tratti davvero dell'1% di essi, che cosa si risponderà alle vittime dei 33.000 processi che verranno chiusi in tutta italia ?

Ritenta, sarai più fortunato.

Non è giusto applicare questo Decreto solo ai processi la cui nascita è successiva all'applicazione della legge ?

Ovvio, e non saremmo costretti a dire a 33.000 vittime: "La giustizia è una questione di numeri !"

A chi serve davvero questo DdL ?

A Berlusconi, Tanzi, Geronzi .... continuo ?

Ma se solo l'1% dei processi penali finisce dopo i 2 anni, per farli rientrare nei nuovi termini del decreto legge, non bastava assumere l'1% dei magistrati e distribuirli in tutta italia ?
E come la mettiamo con quei processi il cui numero di testimoni e deposizioni, perizie, contro-perizie è talmente elevato da richiedere un tempo sicuramente maggiore di 2 anni ?

Voi volete essere guidati da persone così ?


Minniti Francesco

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